Slow tv

Ma chi lo dice che le immagini debbano sempre bombardarci a ritmi velocissimi, fa far girare la testa? Chi ha un bimbo piccolo lo sa, i produttori di film di animazione hollywoodiani costruiscono ormai film a ritmi così veloci da dare quasi la nausea, e i bambini non è vero che sono contenti, il mio per esempio le ultime due volte è voluto uscire dalla sala alla fine del primo tempo.
Ecco che per lui abbiamo scoperto cartoni animati di produzione europea, con ritmi molto più sereni e lenti.

Ma ecco l’idea di un produttore norvegese, Rune Møklebust: fare una televisione a ritmi lentissimi. E ha avuto successo! Milioni di ascoltatori. Un programma riprendeva il viaggio in treno da Oslo a Bergen, sette ore di immagini senza tagli, un lento viaggio virtuale.

Redazione CdC
16 gennaio 2015

Un altro programma riprendeva per otto ore il fuoco e la brace di un camino acceso. Con la speranza che dal mondo virtuale poi le persone siano invogliate a vivere anche il mondo reale, viaggiando davvero o avendo la fortuna di fissare lo sguardo sul crepitio di un fuoco vero.

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