Il cammino delle formiche anarchiche

anarchia @

Anch’io sono stato vittima della grande illusione
L’era della tecnologia digitale avrebbe portato più possibilità e libertà per tutti
In un mio arazzo a telaio avevo addirittura equiparato la @ all’anarchia
Sono bastati pochi anni di uso personale e collettivo dei social network per mettermi seri interrogativi
A fianco di pregi indiscutibili, stanno emergendo veri e propri pericoli sia dal punto di vista psicologico che sociologico
Per quanto mi riguarda, ne ho abbastanza di credere che il virtuale possa accrescere la mia creatività e le mie relazioni
Senza parlare della consapevolezza di essere vittima e merce di una rete di interessi e del controllo di Big Data
E, di conseguenza, sono uscito da facebook e simili, limitandomi a un sensato uso delle mail e delle cose che “veramente” mi sono utili di internet
Sono altresì rinfrancato di non essere l’unico ad essere allarmato dalla strada perversa che sta prendendo l’abuso delle nuove tecniche comunicative
Tanti esperti paventano il rischio di un cambio antropologico della specie umana non proprio rassicurante
E non è facile cambiare rotta, sia per la fascinazione ormai consolidata e sia per la potenza del business che preme per invogliarci alla dipendenza
Che cosa possiamo fare, allora, in questa tenaglia fra l’impossibilità di rifiutare in toto questo mondo ed il voler resistere nelle nostre caratteristiche autentiche? […]

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25 aprile 2017

Il cammino delle formiche anarchiche

Il punto di arrivo di una “rete” matura sarà l’interconnessione totale fra tutti i suoi affiliati
Che a loro volta potranno essere facilmente direzionati da quei pochi che hanno il potere di manipolare l’intero sistema
Mi viene in mente, come modello sociale analogo del regno animale, l’organizzazione delle formiche
Questi esseri viventi hanno una storia sul pianeta Terra molto più antica di quella umana
Sono stati più resistenti ai cambiamenti e cataclismi naturali che nei milioni di anni si sono succeduti
Non sono un etologo e non so darne una spiegazione, ma ricordo che le formiche sono come teleguidate ad un agire biologicamente determinato
Rischiamo di diventare come loro, tutti con un nostro compito ben definito, tutti ottusi soldatini e privati di volontà individuale, credendo magari il contrario?
Qualche tempo fa, con grande piacere e sorpresa, ho letto che studi recenti sul funzionamento delle formiche smentiscono questa favola per noi scontata di indefessa laboriosità
Si è visto che non poche formiche si muovono fuori dagli schemi, e cioè oziano o gironzolano senza far niente di apparentemente utile alla collettività
Grande! Anche nel più irreggimentato dei modelli viventi è possibile trasgredire e sfuggire ai comportamenti coatti
Esistono le formiche anarchiche! Esistono le formiche dedite al piacere e non al dovere!
Esistono formiche che se la godono la bellezza del creato e, forse, riflettono e contemplano!

Cari Compagni di Cammino, se così è, se c’è un margine di diversità praticabile dall’omologazione e sottomissione che stanno avanzando, stiamo attenti a non lasciarcelo sfuggire
Io sono ottimista e avanzo l’ipotesi che questo nostro andare da viandanti sia la sana risposta spontanea al non volerci adattare a diventare macchine
Un passo avanti sarebbe la piena consapevolezza di quel che facciamo mettendoci in cammino
Liberi e selvatici ed empatici sono inconciliabili ad un asservimento acritico ad ogni marchingegno della tecnica che ci crei aspettative più grandi di un nostro piccolo passo
I nostri sensi non ci tradiranno mai
Ben venga tutto ciò che ci aiuta a potenziarli
Respingiamo invece tutto ciò che, promettendo meraviglie, ci allontana dalla natura profonda di cui siamo fatti

Guido Ulula alla Luna

Consiglio caldamente l’ultimo libro di Paolo Crepet, Baciami senza rete. Buone ragioni per sottrarsi alla seduzione digitale, Ed. Mondadori. Analizza senza fanatismi queste questioni, lasciandoci sconcertati sulle conseguenze già da ora che la rivoluzione telematica ha prodotto sull’uomo.