Valle Maira in edicola

Il nuovo numero di Meridiani Montagne è dedicato a una valle che amiamo, una valle che ha fatto del turismo ecosostenibile la sua forza. In Val Maira infatti non esistono impianti di risalita per lo sci, ma solo bellissimi sentieri che collegano borgate (“i percorsi occitani”), e in inverno itinerari per lo sci da fondo, le ciaspole e lo scialpinismo.

Redazione CdC
21 gennaio 2024

La Compagnia dei Cammini su quei sentieri accompagna con regolarità gruppi, per vivere un’eperienza di immersione profonda in una valle fuori dal tempo. Ci fa quindi molto piacere che Meridiani Montagne apra il numero speciale di gennaio parlando della pietra che si staglia a stapiombo sul vallone d’Elva, chiamata la Fremo Cuncunà che in occitano vuol dire “donna accovacciata”, che è diventata un po’ il simbolo della valle, e fu copertina di un nostro catalogo.
Ma le 135 pagine di Meridiani sono ricche di tanti apporofondimenti e tante belle fotografie.
Il primo articolo non a caso si intitola “Un mondo intatto”, e ci racconta la storia della valle, fino allo spopolamento negli anni Sessanta e il ripopolamento nel segno dell’outdoor nel ultimi decenni, grazie anche ad alcuni visionari che si sono innamorati della Valle Maira. Tra loro i camminatori dei nostri gruppi sicuramente ricordano Maria Schneider, che per prima negli anni Ottanta insieme al marito Andreas ha ridato vita a borgata San Martino Inferiore. Ora che entrambi sono scomparsi (lei a febbraio 2022), altri hanno raccolto la loro eredità. Maria era nostra amica di lunga data…
Si parla poi di Elva, un borgo silenzioso e rapresentativo della valle, con ottanta abitanti, a 1600 metri di altitudine. E dei suoi antichi mestieri (artisti, ombrellai, arrotini, ma soprattutto raccoglitori di capelli) che rivivono nel museo locale.
Altro articolo è dedicato alle locande occitane, con la loro ospitalità davvero speciale; e poi ancora il portfolio di Fabio Vivalda, bellissime foto degli animali selvatici; l’articolo di Enrico Camanni ci parla di Rocca Provenzale, una torre verticale di 2402 metri, entrata nella storia dell’alpinismo. Infine articoli con escursioni, anche per chi va in inverno con le ciaspole o gli sci da scialpinismo. E l’immancabile guida pratica finale, con i recapiti utili, tra cui le strutture ricettive (ricordiamo alcune hospitalere amiche che sanno farci amare la loro valle: Monica, Caterina, Anna, il rifugio Campo Base, Carla, Lorella ecc.).

Insomma, un numero da non perdere!