Monteriggioni… Bella Ciao!

Parto, esco di casa con qualsiasi tempo, zaino in spalla, e la gente mi guarda un po’ sorpresa negli occhi (normalmente, gli sguardi s’incrociano solo per un attimo, altri pensieri frullano per la testa e lo sguardo frulla per l’Universo) cercando di mettere bene a fuoco chi io sia e chiedendosi “chissà da dove viene” e “chissà dove va”: devo avere la faccia giuliva e sono contento di averla perché vado a camminare e quando cammino… sono!!

Mauro Agliata
6 marzo 2013

E poi, sotto queste splendide mura, incontro Alessandra, Amalia, Elena, Graziella, Isabella, Laura, Maria Cristina, Piera, Tiziana, Viola, Pietro, Paolo e Stefano… e si va a Casa Giubileo, tranquillità assoluta circondata da boschi di leccio. Si cammina col tempo incerto ma clemente per viuzze sterre e sentieri che durante la Resistenza ne hanno viste e sono stati anche loro testimoni di gesta, fatti e fattacci proprio come quello accaduto nella casa che ci ospita, l’eccidio di Montemaggio.

Il Cammino è anche il camminare nei ricordi e nelle sofferenze, non ci tiriamo indietro e proseguiamo con leggerezza impegnata. Non ci sfuggono gli scorci, i panorami, ulivi e cipressi, non scordiamo quei giovani barbaramente trucidati, non rimaniamo al riparo della casa domenica mattina e sotto la pioggia usciamo per l’ultima passeggiata. Ad attenderci per l’ennesimo eccellente pasto, Barbara, eccellente cuoca dal sorriso solare e Massimiliano ottimo e attento padrone di casa.
Saluti ed un po’ di commozione, poi ancora uno sguardo silenzioso a questa casa, a queste mura che in soli quattro giorni sono già ricordo indelebile per tutti noi.

Buona Vita e… Bella Ciao!!