Recensione: Le antiche vie

Robert Macfarlane – Le antiche vie. Un elogio del camminare, Einaudi 2013Se ancora non conoscete Robert Macfarlane, questa è l’occasione giusta. Camminatore, critico letterario, scrive per il Guardian e lavora per la BBC, insegna all’Università di Cambridge, e soprattutto scrive in cammino. Dopo Luoghi Selvaggi, un altro libro bellissimo che abbiamo già recensito qui, ecco The Old Ways. Journey on Foot tradotto in Le antiche vie. Un elogio del camminare. Come scrivevo nella recensione del libro precedente, il valore della scrittura di Macfarlane è nella sua capacità di passare dal piccolo al grande, dal vicino al lontano, con grande sapienza. Le antiche vie racconta dei cammini che Macfarlane ha fatto, molti in Gran Bretagna, altri in Palestina, in Himalaya, in Spagna. Di ogni cammino Macfarlane racconta i dettagli che colpiscono i suoi sensi, in diretta: un sasso, il colore di una roccia, una traccia di animale, la vegetazione intorno. Ma il racconto è molto di più, è un incontro con storie del passato o del presente. Può essere l’incontro casuale con un personaggio particolare, può essere la ricostruzione della vita di uno degli autori che hanno ispirato a Macfarlane l’amore per il camminare, tra tutti il poeta inglese Edward Thomas, o il pittore Eric Ravilious (di cui vedete un quadro qui sotto). Ecco che Macfarlane costruisce delle “biogeografie”. Quindi si parte dalla materia (i capitoli si intitolano come la materia dominante di quel territorio: Gesso, Limo, Granito, Calcare, Ghiaccio, Selce, Torba), si passa dalle specie viventi per finire all’uomo, alla sua poesia e alla sua arte.

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Luca Gianotti
24 August 2014

Un capitolo che colpisce i camminatori è quello intitolato Limo, in cui si racconta della Broomway, un cammino in Essex molto pericoloso, e come dice Macfarlane “il cammino meno terreno su cui mi sia mai capitato di posare piede”. Nel corso dei secoli sono morte almeno un centinaio di persone, in questo cammino in mezzo al mare. Si, avete capito bene, in Inghilterra ci sono due sentieri che camminano in mare aperto, quando la marea è bassa, ma attenzione a quando la marea si alza! Se scrivete The Broomway su Google Maps potete rendervi conto di cosa parliamo. Oltre all’alta marea, il pericolo è la nebbia, che porta fuori strada, su un terreno così uniforme, su sabbia lucente, si rischia di incamminarsi verso il mare aperto, appunto. La Broomway è un percorso che esiste dal 1419, e Macfarlane la percorre con un amico, avanti e indietro, guarda caso in una giornata di nebbia. Ma il nostro autore ha studiato la storia, le leggende, ha parlato con Patrick un grande esperto di questa via, e quindi va tutto bene, è uno di quei cammini surreali e magici che ogni camminatore vorrebbe percorrere.

Le antiche vie descritte da Robert Macfarlane sono tante, e ognuna – dopo aver letto il suo libro – ci chiama per essere percorsa, perché, come ha scritto qualcuno, dopo aver letto Macfarlane sarà impossibile fare di nuovo una passeggiata insignificante.

Robert Macfarlane – “Le antiche vie. Un elogio del camminare”, Einaudi 2013 – 22 euro