Calabria i borghi dell’accoglienza

Sono passati pochi giorni dalla fine del viaggio, ma la mia testa è ancora là e le emozioni, dentro, una gran confusione.
Ci vorrebbero giorni lenti per poter lasciar sedimentare le nostre emozioni, capire.
Viaggio nuovo in una terra antica, la Calabria e la sua storia.

Redazione CdC
27 mars 2023

Ti parla di sudore buono quello che dalle pietre ricava pane e vino.
Terra di chiese, terra d’oriente.
Piccoli borghi quasi abbandonati, con tanta storia da raccontare.
Accoglienza generosa, con cene fin troppo abbondanti, e frutta lungo la strada, buona da raccogliere.
Incontri speciali, con persone speciali perché i frutti della Calabria sono anche queste persone.
Un paio di volte abbiamo dormito nei monasteri, dove non ci sono lusso e comodità ma se ci metti allegria e disponibilità diventano i momenti più belli del cammino.
Ospitalità spartana, in luoghi antichi dove, se fai attenzione, senti le pietre che sussurrano piano, voci antiche, e quella spiritualità semplice che senza filtri va direttamente all’anima.
Ma, è stato l’incontro con Mimmo Lucano a dare spessore a tutto il resto.
Mimmo ed il suo sogno, un luogo sospeso nel tempo eppure così reale, sono pietre, sono sguardi, sono bimbi.
Era un posto fantasma, ma per un po’ è tornata la vita, i bimbi all’asilo, un forno per il pane, il laboratorio di tessitura col telaio, gli orti e le galline, la libreria, panni stesi alle finestre.
Che sia solo un sogno?
Rinascerà, c’è ancora speranza voglio crederci.
La gente, in questi paesi, non è abituata ad incontrare chi va a piedi, i camminatori sono una novità da accogliere sempre con un sorriso, ma è l’occasione buona per fare due chiacchiere.
Un pensiero mi coglie mentre cammino in silenzio, una riflessione o una domanda, chissà: “il mondo si cambia camminando!?”
Buoni passi a tutti.

Maddalena
Di ritorno dal cammino Tra i borghi dell’accoglienza, da Gerace a Riace