In cammino con Mimmo Lucano

Questo è stato il mio cammino tra i borghi dell’accoglienza; questo e le risate con sei fantastici e coraggiosi compagni di cammino tutti diversi ma nessuno fuori posto; questo e i luoghi inaspettati come il duomo di Gerace, Palazzo Amaduri a Gioiosa, l’eremo di Sant’Ilarione, monte Mammicomito, la grotta della Madonna della Stella, la Cattolica di Stilo, la fiumara Stilaro; questo e i modi gentili di Simone, la freschezza delle giovani guide di Gioiosa Jonica, la pace interiore di Padre Frédéric, la simpatia contagiosa delle custodi del Santuario di Monte Stella, la cura dei dettagli di Giorgio; questo e Andrea che ancora una volta ha saputo trasmetterci l’amore per la bella terra di Calabria.

Giovanna Scopelliti

Redazione CdC
5 mars 2023

Mi capita, talvolta, che la bellezza mi investa con un tale impeto da farmi sciogliere in lacrime, può essere la bellezza di un panorama, di un’opera d’arte, di un abbraccio. A conclusione del Cammino tra i borghi dell’accoglienza da Gerace a Riace, a investirmi è stata la bellezza di una visione, quella che Mimmo Lucano ci ha raccontato accompagnandoci nella “sua” Riace. Ero già stata in Calabria ma questo cammino per me è stato un susseguirsi di passi (tanti) tra un incontro e un altro, personaggi sui generis alternati a uomini dal grande carisma. Ognuno ci ha dato tanto ma l’incontro con Mimmo Lucano è di certo quello che più mi ha emozionata. Mentre ci raccontava, mostrandocela dall’alto, della fattoria didattica, delle stalle degli asini, delle galline affidate alle famiglie di migranti (perché anche una gallina fa casa), la bellezza di quel “mondo ideale” che era invece vero e reale davanti ai nostri occhi mi ha colpita dritta al cuore almeno quanto la rabbia legata all’idea che qualcuno possa considerare criminale una tale bellezza.