Alzati e cammina

È uscito in aprile 2014 un libro che vi consigliamo caldamente. Alzati e cammina di Luigi Nacci, guida della Compagnia dei Cammini. Ediciclo editore. Il video di presentazione è da vedere.

Redazione CdC
20 ottobre 2014

Lo scrittore Wu Ming 2 ne ha scritto:

«C’è una parola che va molto di moda nelle recensioni di libri. Urgenza. La si usa per dire che, leggendo una storia, si sente che l’autore aveva proprio bisogno di raccontarcela adesso. Qui è il contrario. Tu leggi e il libro ti fa capire di essere urgente per te, per la tua vita. Devi camminare, subito, non puoi farne a meno. Ma le gambe non bastano. Devi imparare a farlo con gli occhi, con i pensieri, con lo stomaco. Devi esercitarti ogni giorno. Scritto come un Hagakure della viandanza, un manuale senza scorciatoie, Alzati e cammina è una lettura scomoda. Un libro pericoloso, come ogni rivoluzione.»

Ne dice Luca Gianotti (esce nella stessa collana del suo L’arte del camminare):

«Dal cammino non si torna indietro. Luigi Nacci ci regala lo strumento utile per diventare camminatori, imparando a diventare leggeri, ci serve solo un bastone, uno zaino e un paio di scarpe per prendere il volo. Rito di iniziazione all’essere viandanti. Insegna l’umiltà, l’accettazione, la curiosità, la negazione dell’io. E lo fa con un testo aggressivo, di bella scrittura, che vi colpirà come un pugno allo stomaco. Se dopo quel pugno, invece che aver voglia di ricambiare il pugno all’autore, siete scossi e stupiti, allora siete pronti per partire. A piedi. “È nella lode alla vita che ti fai viandante”: questo libro è per chi è pronto. Pronto a mettere in discussione le proprie certezze, spaesarsi, partire. Se non siete pronti, come dice Nacci, buttate questo libro.»

Un libro destinato a chi è nel limbo. A chi è insoddisfatto in famiglia, o sul lavoro, chi ha perso momentaneamente la speranza di risalire la china, chi, in definitiva, per una ragione o per l’altra, cerca la propria strada e sa che è giunto il momento di partire. È un’opera che esorta alla leggerezza, l’unica condizione che permette di stare a piedi uniti nel cammino, reggendo il peso delle domande che vertono sui nostri giorni, quelli presenti e quelli che verranno.

Potete anche seguire le vicende del libro su facebook.

(fonte: il cammino n. 96 del 27 febbraio e 98 del 27 marzo 2014)