In marcia coi lupi

Per capire qualcuno, si deve camminare nei suoi passi. Lo dicevano gli antichi pellerossa.
Jean-Michel Bertrand ha dedicato anni a seguire i lupi, prima vivendo in una valle sperduta delle Alpi francesi con una sola ossessione: guardare i lupi negli occhi. Poi decidendo di muoversi, per capire dove andavano i giovani lupi erranti, quando erano costretti a lasciare il branco e dovevano colonizzare nuove terre.

Luca Gianotti
11 giugno 2025

E qui parte il viaggio. Un viaggio lungo un anno e mezzo, 300 chilometri a piedi, raccontato nel docufilm “In marcia coi lupi”, in uscita al cinema tra pochi giorni. Belle riprese in tutte le stagioni, immagini di natura di qualità su cui è costruito un racconto solido. Bertrand colloca telecamere nascoste su quattro passi dove presumibilmente i giovani lupi sarebbero passati per uscire dalla valle, in inverno. E decide di aspettare, trovando rifugio in una grotta. Il giovane lupo arriva, ma c’è anche un branco in zona, possibile pericolo per lui. I branchi scacciano e attaccano i solitari. Deve andarsene. Bertrand prova a seguirne le orme, raccoglie tante informazioni, anche grazie alle telecamere nascoste. Ma poi lo perde. Le telecamere intanto ci raccontano storie molto interessanti: una scena di caccia con un lupo che corre a valle, sotto la preda, un ungulato. L’altro lupo rincorre la preda facendolo scappare proprio tra le zampe dell’altro lupo, la caccia ha successo, solo due lupi hanno catturato un grosso ungulato grazie all’astuzia.
Le telecamere nascoste ci mostrano anche come la vita dell’uomo e quella della fauna selvatica siano collegate e vicine, attraversano gli stessi luoghi: dove poco prima era passata una moto, o un paio di trail runners, ecco ora un lupo o un cervo.
Bertrand vuole mettersi nei passi del giovane lupo, e cerca ora di immaginare dove potrebbe essere andato. I lupi stanno colonizzando le Alpi da sud, dall’Italia, quindi decide di provare in direzione nord. Arriva a Grenoble, dove in passato un giovane lupo ha cercato di passare il territorio urbano venendo ucciso in superstrada. C’è un territorio a nordovest di Grenoble, non sono più le Alpi, ma sono boschi e foreste. Bertrand azzarda, provando a immedesimarsi: il lupo potrebbe essere andato lì, nel Massiccio del Giura, al confine tra Francia e Svizzera.
Vi lasciamo scoprire il finale guardando il film perché questa ricerca è anche una sfida e una scommessa. Cosa succede nel Giura? Cose memorabili, non dico altro. Dal 16 giugno al cinema. Ringrazio Wanted Cinema per avermi permesso di vedere il film in anteprima per questa recensione. Cercatelo nei cinema vicino a casa, perché è imperdibile.
Luca Gianotti

Ecco il trailer del film: