Recensione: Sul Monte Athos

Come va considerato il genere “diario di viaggio”? Me lo sto chiedendo da quando ho iniziato a leggere questo libro di Fabrizio Ardito. È letteratura? Non lo so per certo, però quello che mi è chiaro è che il genere “diario di viaggio” ha una sua dignità e un suo scopo. Dignità, perché se è ben scritto – e questo di Ardito è ben scritto – consente al lettore di entrare nei luoghi, di sentirsi dentro alla geografia e alla storia contemporaneamente. E ha pure uno scopo pratico: ti fa venir voglia di partire, di andare anche tu a vedere, a camminare quei luoghi, magari mettendo nello zaino il diario in questione per meglio ritrovarti. Dunque il “diario di viaggio” è anche una guida.

Luca Gianotti
26 febbraio 2016

Il diario di Fabrizio Ardito del suo viaggio nella penisola della Montagna Sacra, è una lettura appassionante. Perché racconta uno a uno tutti i monasteri, che Fabrizio e compagni visitano, spostandosi molto a piedi, ma anche con il battello o con sgangherati mezzi di trasporto pubblico. La Repubblica Monastica del Monte Athos è un mistero, un luogo che appartiene più al mito che alla realtà, dove vigono regole (typikon) diverse dalle leggi della Comunità europea, dove come - tutti sanno - le donne non sono ammesse, neanche gli animali di genere femminile, dove i non ortodossi sono trattati spesso in malo modo, e non essere credenti non è neanche preso in considerazione, un luogo che per molte cose infastidisce, ma per altre affascina. Ardito lo conosce e lo frequenta, e appena sbarca all’aeroporto di Ciampino già ne sente la mancanza. Perché i momenti di silenzio, il riappropriarsi del tempo, la spiritualità diffusa, l’introspezione sono forti e avvolgenti.
E la salita alla cima, un monte alto 2000 metri a strapiombo sul mare, è forse il momento più emozionante, si “vede” con l’autore questa ombra che si proietta nel mare (come testimonia anche la foto di copertina), e una notte lassù deve essere indimenticabile.

Ardito è ben documentato nel raccontare la storia di tutti i monasteri, e tutte le fasi dello scisma tra ortodossia e cattolicesimo. E alla fine del diario c’è un capitolo dedicato ai principali sentieri per percorre a piedi la penisola. Quindi se mai vi venisse voglia di verificare se davvero esiste una repubblica del Monte Athos il consiglio è di mettervi questo libretto nella tasca dello zaino.