Recensioni

Edizioni dei cammini ha presentato poco prima di Natale una nuova collana (Tratti), sono piccoli libri da zaino, leggeri di peso ma carichi di contenuto, pensati per Henry David Thoreau, In cammino verso il Wachusett, Edizioni dei cammini 2015 essere letti in cammino e farsi ispirare dalle parole poetiche di camminatori antichi o moderni. Le prime due proposte vengono dallo stesso ambiente, il Naturalismo americano, di cui Henry David Thoreau è l’esponente più importante, e Mary Hunter Austin la più importante rappresentante femminile.

Di Henry David Thoreau (1817-1862) ormai è stato pubblicato quasi tutto in italiano, In cammino verso il Wachusett era invece inedito. Nel 1842 Thorerau ha 25 anni, e viaggia a piedi per 34 miglia insieme a un amico, da Concordia fino alla cima del monte Wachusett. E scrive i suoi pensieri, e la sua assenza di pensieri. La prefazione è di Davide Sapienza, scrittore, camminatore, che con poche pennellate ci mostra il valore leggero delle pagine che andremo a leggere: “… la sua fragranza è quella del fruscio di foglie di una passeggiata nel bosco, una traccia da seguire per tutti coloro per cui camminare si coniuga con la felicità della ricerca”.

Mary Austin (1868-1934) era una scrittrice, femminista, seguace di Thoreau e John Muir, ospitò nella sua casa famosi intellettuali tra i quali Jack London. Si impegnò anche in difesa dei nativi americani, e se guardate sul web una sua fotografia vedrete una donna con lo sguardo fiero e determinato, e un cappellaccio da cowboy in testa. Mary Austin, Le strade delle montagne, Edizioni dei cammini 2015 Scrisse un libro di osservazioni naturalistiche, raccolte in cammino, dal titolo Land of little rain, mai tradotto in italiano. Il libretto Le strade delle montagne propone tre racconti da questa raccolta, frutto di tre passeggiate letterarie. Ecco un esempio, un brano in cui descrive il piacere per il vento forte sui monti delle Sierre: “Mi piace osservare i falchi che siedono scoraggiati in cavità poco profonde, non osando muovere una piuma, e le colombe in fila sui roveti, e il bestiame sonnecchiante che dà la coda al vento. Mi piace il polverone della sabbia tra le dune, e trovare piccoli serpenti attorcigliati negli spazi aperti, ma non mi piace trovarmi in mezzo al vento sopra a uno stupido gregge. Il vento priva le pecore di quel poco di buon senso che hanno…”. La prefazione al libretto è di Lucia Cardone, amica della Compagnia dei Cammini e insegnante all’Università di Sassari, che mette a fuoco il lato femminile del camminare.

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Luca Gianotti
12 gennaio 2016