Recensioni: Di asini e di boschi

Di asini e di boschi” (Ediciclo editore) è l’autobiografia di Alfio e di Fiocco. Alfio vive a Pordenone, ha sempre avuto fin da piccolo attrazione per la natura, ha scelto di diventare giardiniere e poi tree climber, quel mestiere di chi scala gli alberi per potarli. Quasi per caso ha incontrato Fiocco, un bell’asino maschio che dopo alcuni problemi di salute è diventato forte e anarchico. E grazie a Fiocco, Alfio Scandurra ha scoperto il proprio lato selvatico, ha cominciato a scoprire la bellezza di vagabondare con lentezza e senza meta per i magredi friulani, le grandi praterie che rendono unica quella regione.

Luca Gianotti
24 settembre 2020

L’amore di Alfio per Fiocco è eccezionale, e chi ha conosciuto a fondo gli asini (come chi scrive) può capirlo. Alfio è premuroso, e determinato a difendere la libertà e lo spirito indipendente di Fiocco. Al contrario di quello che succede di solito, quando gli umani cercano di piegare gli animali al proprio uso e consumo. Alfio non utilizza mai Fiocco per lavoro, perché gli porta troppo rispetto, e anche quando è stato coinvolto in qualche attività di educazione ambientale a scuola che prevedeva l’avvicinamento all’asino, ha percepito che anche questo era sfruttamento. Ha sentito la superficialità di un approccio antropocentrico e senza empatia vera. E ha detto a Fiocco che mai più lo avrebbe sottoposto a queste umiliazioni.

Complimenti a Alfio Scandurra per la sensibilità e la profondità con cui sta vivendo questo rapporto profondo e consapevole con il suo amico asino. Questo libro insegna che c’è un lato nascosto, fatto di piccoli gesti e piccoli luoghi, e che non serve andare lontano per vivere l’avventura, perché è dentro di noi che possiamo trovare l’avventura vera. (LG)

Alfio Scandurra – “Di asini e di boschi”, Ediciclo 2020 – 15 euro