Respirare sotto i faggi

Finita la seconda riunione con colleghe/i e staff per le ripartenze e dopo aver parlato con la segreteria per i dettagli del viaggio a Monteriggioni che veniva riconfermato, ho spento il computer, mi sono alzato e sono andato sul terrazzino a fare alcuni respiri profondi e tranquilli. Le generose calendule fiorite mi riempivano gli occhi ma le ho subito salutate, mi sono infilato le scarpe e sono andato a Porta Susa a fare i biglietti per la Toscana: certo, li avrei potuti fare online ma perché mi dovevo privare del piacere di camminare all’imbrunire sotto una pioggerellina vaporizzata? Quando piove per un po’, l’aria di Torino si pulisce ed è gradevole e poi fare due passi in una città che stava chiudendo la giornata è delizioso: tutti a casa e io uscivo… In biglietteria non c’era nessuno, in 5 minuti ero già nuovamente fuori e il tragitto di ritorno l’ho fatto volutamente con l’ombrello chiuso per farmi “lavare” da una pioggia impalpabile. Il breve tratto di Corso Vittorio in prossimità degli stalli dei pullman “lunga percorrenza” ospita dei faggi e il vicino giardino aveva l’erba tagliata da poco: l’odore della clorofilla e delle foglie di questi alberi ha creato un profumato mix benefico e un sorriso mi si è stampato sul volto, per un paio di cento metri ho vissuto un intenso Shinri-Yoku cittadino, è stato un bel momento.

Non so quanto durerà questa ripartenza a cui auguro lunga vita ma intanto mi godo questo attimo e lo assaporo profondamente anche per le mie colleghe e i miei colleghi… fra un po’ toccherà anche a loro.

E ora mi preparo per tornare a respirare tra i boschi di leccio e di carpino nero di Montemaggio ricordando una poesia di Marcia Theòphilo, poetessa antropologa brasiliana…

Ho imparato che nella foresta c’è una lingua autonoma
diversa da tutte le altre lingue.
Ho imparato quella lingua e posso sentire
come alita l’anima della foresta.
Dentro quella foresta c’è il mio cuore che batte
e dentro il mio cuore c’è la foresta che respira.”

Mauro Agliata

A ottobre 2020 ci fu l’ultimo cammino a Monteriggioni, ripartiamo da qui vedendo il breve video montato da Silvia.

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Mauro Agliata
7 maggio 2021