Sufficientemente selvatici

Si agita dentro il desiderio di libertà, selvaticità ed empatia
Sono i visceri che protestano per la dittatura della testa razionale
L’ideale, ogni ideale, non è facile da perseguire
Quante rinunce e compromessi, la sfiducia spesso si annida insidiosa
Poi mi dico che la perfezione non esiste
Che l’importante è essere sulla strada giusta
E che momenti di pura felicità ogni tanto riesco a viverli
La vecchia saggezza contadina, da cui provengo, sussurra che “chi si accontenta gode”
Anche la psicologia sostiene che la salute c’è quando si accettano le proprie contraddizioni
Cosciente lo sono di certo, da una parte vorrei e dall’altra i mille freni
Freni fatti di paure, ma anche di problemi concreti non facili da superare
Come tutti, del resto, come tutti
La domanda è se sia possibile vivere secondo natura nell’epoca del capitalismo dominante
Sufficientemente selvatici
Proviamo a non far spegnere le speranze
Proviamo a costruire momenti reali di benessere fra noi e fra noi e il mondo attorno
Una volta si aspirava al “sol dell’avvenire”, al mito del progresso
Ora abbiamo capito che serve solo un “cammino consapevole”

Guido Ulula alla Luna

Un gran bel romanzo sulla storia di un Uomo Selvatico è “Stirpe selvaggia” di Eraldo Baldini, ed. Einaudi

14 luglio 2017