A Creta si diventa poeti

Un gruppo di poeti. Poeti anomali e bravissimi. Quello del cammino a Creta dell’ottobre 2012. Ognuno ha scritto la sua poesia sul viaggio, poi le abbiamo lette tutte insieme e abbiamo votato la più bella. Ha vinto la numero 11, una filastrocca scritta da Enza di Palermo. Che ha vinto un CD di musica Rembetika per questo.

Redazione CdC
12 novembre 2012

1
Cammino. Mi fermo.
Il vento entra
nelle vene, metto radici
e mi espando. Appartenenza e
pace, e speranza di ritorno.
Francesca


2
Passerà un giorno, un mese, un anno, fino a dire “mi ricordo…”. Il tempo sbiadirà questi colori, affievolirà questi odori, ma i vostri volti, No!!
Custodirò gelosamente non i vostri nomi, quelli saranno i primi che (ahimé) scorderò, ma i vostri sorrisi!!! E se siamo qui a trascorrere quel poco che resta di questo viaggio, mi piace pensare che c’è un grande motivo che ci ha fatto incontrare!!
E quando torneremo alla nostra vita di sempre, travolti da infiniti problemi e preoccupazioni, fermiamoci un attimo… rituffiamoci nei nostri ricordi e… perché no?? Anche in quelli di questi giorni!
Un grande grazie vorrei dire a tutti ed un’ultima cosa concedetemela: mi piacerebbe assai rincontravi… magari chissà… in un altro magnifico posto di questo pianeta!!!
Maria Grazia


3
Chi Gong
Giri giri
o tartaruga
del baston, non hai paura
forte giri sopra il capo
la mazzata hai beccato!
Fabio


4
Il cammino profondo
mi ha fatto scoprire un mondo.
È per me come un giovane amore
mi fa battere forte il cuore.
Ma come tutti i giovani amori
spero fortemente che duri.
Graziella


5
Sintesi
Il profumo è il segno.
Balsamico e potente,
come sintesi e
voce delle rocce.
Degli umani solo echi di risate
lontane
a gioirsi della meraviglia
di un deretano sculato.
Barbara di Scandiano


6
Ti amo. Camminiamo!
Umberto


7
I bastoncini e lo zaino,
la tartaruga e la spada.
I sapori del bosco,
il rumore del mare.
Le erbe magiche, gli agrimi felici.
Risalire le gole,
correre le dune.
L’abbraccio del gruppo,
il senso delle parole.
Addentrarsi nella spirale,
perdersi nel labirinto.

Questo è… plasmare la creta.
Laura


8
Senza aspettative
il futuro non mi rincorre
e io sono qui.
Senza paure
il passato non riemerge
e tu sei qui.

Camminiamo insieme,
prendendoci per mano,
verso un presente
radioso e libero.
Luca


9
Sigà-sigà
Immobile è lo scoglio che affiora
dal mare,
nulla lo tocca: il sole, il vento, le maree…
Esso osserva la sua terra dai tempi
del Minotauro, immutabile e sereno
contempla l’universo che lentamente
scorre, sopra Creta.
Sonia


10
Pellegrinando da un sasso all’altro,
cogliamo il seme di “adesso”.
Vento, silenzio, orme e arena.
Massi, alberi e spezie.
Montagne custodi del tempo.
Aperture alari sui dirupi.
Acqua che scorre senza età.
Ci immergiamo nelle gole di luce
ed ombra; dove il passo scandisce
il respiro.
Occhi di capre ci osservano
silenziosi, al passaggio.
Un antico profumo di timo si
espande come balsamo nei polmoni.
Cespugli di salvia rinfrescano il
palato.
Al centro del labirinto riecheggia
un’onda, l’onda s’infrange sugli
scogli dell’essenza.
Cammino. Cammino fuori.
Cammino. Cammino dentro.
Cammino. Cammino profondo.
Cammino. Cammino lento.
Cammino.
Michela


11
Filastrocca di chi a Creta cammina
Kalimera, kalispera,
e hai camminato una
giornata intera.
Salta un masso, schiva un fosso,
potrebbe pioverti un agrimi addosso.
Gole, spiagge, sali e scendi.
E se in un labirinto ti perdi?
Guarda il tallone, guarda la luna,
e poi tutti giù per la duna.
Enza


12
Un abbraccio di fumo
Chi l’avrebbe mai detto che nella mia vita di fumatore
avrei trovato così tanto calore.
Poco tabacco non fumato un abbraccio
assicurato.
Ogni tanto ho imbrogliato
che il calore di un abbraccio mi ha portato.
Massimo


13
Troppo concentrato
sul cammino
perdo il filo col divino.
Paolo


14
La maestosità delle montagne,
la leggerezza del vento,
la forza degli alberi,
il profumo delle erbe selvatiche,
il ritmo dei miei passi.
Barbara di Cesenatico


15
Al chiaror delle stelle
parte il mio cammino ribelle
ma nella mente pensieri
pensieri mi seguono veloci
e sono proprio i più feroci.
Solo il cammino lento e
armonioso rende magico
il momento doloroso!
Marco