Fare la guida porta a fare molti sopralluoghi

Fare la guida porta a fare molti sopralluoghi. Come oggi, ad esempio, in Val Rosandra. Ogni volta che faccio un sopralluogo, scopro di non sapere tantissime cose. Più ne faccio, più leggo testi su quella porzione di territorio, più mi sento ignorante. Più o meno come alla fine di un libro, quando ti rendi conto che troppi non ne hai letti di libri, e incombe la consapevolezza che non avrai tempo di leggerli in questa vita. In quel caso sento frustrazione. Qui, invece, in questo preciso momento, mentre la bora cerca di trascinare nella valle me e la Vedetta Moccò, non mi sento frustrato. Non lo so spiegare. È un’ignoranza buona, penso, come il pane.

Luigi Nacci
6 marzo 2015

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