Il cammino è la pausa

Sono stanco
Non ne posso più
Di questa nebbia invernale
Che diventa nebbia dell’anima
Non è vita
Avere come nemica l’umanità
Quando tutto è tecnica
O stupida burocrazia
O cattiva indifferenza
O guerre per il potere
Il denaro in testa
Uccide l’empatia
Che è il mio cuore spontaneo
Lo smartphone cervello
Soffoca il mio essere selvatico
Schiavo dell’orologio
Non ho più alcuna libertà
Non è solo di cibo che abbisogno
Un cibo genuino e sano
Ho bisogno di amore al primo posto
Perché l’amore è calore
E serve a scaldare il vuoto
Delle nostre solitudini
Ho anche compreso
Che non sono diverso
Dagli amici animali, piante e minerali
Sono come le cose del mondo
Esiste una dimensione sacra
Che mi collega al Tutto
Dentro e fuori di me
Ho bisogno di staccare
Dall’insensatezza della civiltà attuale
Che tradisce il buon cibo
Che scambia la pornografia per amore
Che ignora il sentire spirituale
E per staccare decido una pausa
Una pausa dallo stress
Lo stress di un esistere
Non più secondo natura
Il cammino è la pausa

Auguro a tutti un Natale di rinascita
Per guardarci dentro
Per sognare il nuovo anno
Pieno di luce e di sorrisi
E di tanti cammini

Guido Ulula alla Luna

23 dicembre 2016

Salento a passo lento, dicembre 2016, foto di Luca Zeni

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