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Novità
"La Via Amerina contava miglia 55: da Roma 21 fino alla Mansio ad Vacanas (Campagnano) e 34 fino ad Ameria." – Tabula Peutingeriana
Un cammino nel Lazio più nascosto e intimo, sulle tracce dell’antico popolo dei Falisci, che insieme a Etruschi, Sabini, Piceni e Umbri vivevano questi territori prima della colonizzazione romana.
La Via Amerina è una delle strade consolari romane che, a partire dal IV secolo a.C., ha rappresentato per secoli la via più diretta per raggiungere da Roma i territori umbri e per poi innestarsi sulle vie romee che risalivano l’Italia verso nord-est. Fu poi l’asse portante del cosiddetto "corridoio bizantino", quella fascia di territori che collegavano Roma a Ravenna a difesa dai Longobardi, nella fase ormai di decadenza dell’Impero romano.
Dall’antica città di Veio, alle porte di Roma, il cammino percorre sentieri e stradelli che risalgono l’Antiappennino del Lazio dei Monti Cimini e Sabatini, attraversando l’agro falisco, la terra dei Falisci, raggiungendo l’antica città di Ameria (l’attuale Amelia) e toccando per la via necropoli e catacombe e i tanti paesi poggiati su speroni di tufo: Nepi, Falerii, Calcata Vecchia – il paese degli artisti, Corchiano, Gallese, Orte e Amelia.
Si tratta di un’area geografica naturalmente vocata al biologico, in cui agricoltori, cittadini, operatori turistici e associazioni hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, attraverso la creazione del "BioDistretto della Via Amerina e delle Forre", nella difesa del territorio su diversi fronti, in primis per contrastare la crescente monocoltura dei noccioleti (molti dei quali producono le nocciole per la Nutella!); un sistema di produzione e consumo che tenta di far valere il modello della filiera corta, dei gruppi di acquisto e delle mense pubbliche bio.
In questo contesto la Via Amerina diventa un cammino da percorrere e conoscere, attraverso la natura, i sapori dei sorprendenti vini biologici delle aziende vitivinicole e i segni lasciati nei secoli dall’uomo: le cascate di Monte Gelato lungo il fiume Treja, le opere idrauliche romane e pre-romane, i distretti vulcanici laziali, le caverne preistoriche, i tratti di basolato e le tagliate falische (vie cave buie) che corrono accanto a colline coltivate a vite e ulivo e le "forre", conformazioni rocciose che creano gole profonde e pareti scoscese dove la bellezza della natura si unisce al fascino dell’esplorazione.
Un cammino lento per conoscere un angolo di natura impregnato di storia e tra i meno conosciuti e battuti.
Ore di cammino effettive, soste escluse
Domenica 26 |
Ritrovo alla stazione FS di La Storta alle ore 14 |
Lunedì 27 |
Formello – Calcata Vecchia. 5 ore di cammino, 16 km, 300 m in salita, 200 m in discesa |
Martedì 28 |
Calcata Vecchia – Nepi. 5 ore di cammino, 14 km, 300 m in salita, 250 m in discesa |
Mercoledì 1 |
Nepi – Civita Castellana. 6 ore di cammino, 18 km, 250 m in salita, 250 m in discesa |
Giovedì 2 |
Civita Castellana – Corchiano. 5 ore di cammino, 14 km, 200 m in salita, 150 m in discesa |
Venerdì 3 |
Corchiano – Orte. 7 ore di cammino, 23 km, 350 m in salita, 250 m in discesa |
Sabato 4 |
Orte – Amelia. 5 ore di cammino, 18 km, 350 m in salita, 200 m in discesa |
Domenica 5 |
Breve camminata conclusiva e ripartenza |
Notti: agriturismo, b&b, ostelli, conventi, sistemazioni in stanze doppie / triple / quadruple
Ritrovo: domenica 26 febbraio ore 14, stazione ferroviaria di La Storta-Formello
Rientro: domenica 5 marzo ore 12 circa da Amelia
Come arrivare al luogo di ritrovo: La Storta è facilmente raggiungibile da Roma con la linea ferroviaria FL3, linea Roma-Cesano, da Roma Valle Aurelia o Roma Ostiense si raggiunge la stazione di La Storta - Formello. Da Roma si può prendere anche il bus del servizio regionale Cotral
Cosa portare: scarponi da trekking collaudati e alti alla caviglia (consigliati di pelle), abbigliamento comodo per camminare, si consiglia lana merinos per calze e magliette, zaino ergonomico. Alla richiesta di perfezionamento della prenotazione, riceverete l’elenco delle cose da mettere nello zaino.
Alimentazione: chi è vegetariano/vegano o chi ha particolari necessità alimentari lo comunichi per tempo, cioè al momento dell’iscrizione.
Iscrizioni: dopo aver ricevuto conferma dalla segreteria sulla disponibilità e l’avvenuta iscrizione, inviare 275 euro (+ 20 euro se non avete la tessera per il 2023).
Pagamento: tramite c/c bancario Banca Etica, IBAN: IT68M0501812101000017245945, intestato a Compagnia dei Cammini, specificando nella causale del bonifico Nome Cognome – 609 L’antica Via Amerina. Se richiesto dalla segreteria sarà necessario consegnare alla guida la ricevuta di pagamento delle quote.
I nostri gruppi hanno mediamente una composizione tra gli 8 e i 15 partecipanti. La partenza del viaggio sarà confermata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.
Assicurazioni e condizioni: leggi più informazioni sulle polizze assicurative e le condizioni viaggio.
Telefono cellulare: se avete la necessità di averlo con voi sappiate che condizione necessaria per partecipare al viaggio è tenerlo acceso solo alla sera dopo ogni tappa e al mattino prima di partire. Mai durante il cammino comprese le soste. Se utilizzate il cellulare per fare le foto vi chiediamo di utilizzare la modalità aereo in modo da consentirvi comunque di rimanere sconnessi. Se volete lasciare a casa il telefono, quello della guida sarà a vostra disposizione in casi di emergenza. Il Cammino è un cammino di gruppo e del qui e ora, il cellulare, l’I-pod e oggetti simili non permettono di godere a pieno dell’esperienza di cammino che proponiamo.
Consigliamo ai camminatori la lettura del libro L’arte del camminare di Luca Gianotti (Ediciclo 2011), che contiene tanti utili suggerimenti sia pratici che psicologici per affrontare preparati i nostri cammini. E consigliamo anche la lettura del libro Alzati e cammina di Luigi Nacci (Ediciclo 2014) per trovare la motivazione interiore a mettersi in cammino.