I nostri viaggi

La traversata del Finalese

Un territorio di rara potenza e di forti contrasti, aspro nelle altissime falesie e nelle rocce a picco sul mare, dolce nella sobrietà di borghi e giardini. Meglio attraversarlo in autunno inoltrato, quando i sentieri che sfiorano i migliori affacci sul mare sono poco frequentati e l’entroterra diventa una meta esclusiva, selvatica, immersa nella sua tranquilla riservatezza.

Il cammino – fra villaggi medioevali fortificati, semplici insediamenti liguri, chiese, castelli e petroglifi – racconta ad ogni piè sospinto che qui è passata la grande storia: dai nostri progenitori Neanderthal e Sapiens, alla colonizzazione romana. Dal marchesato dei Del Carretto alle conquiste napoleoniche. Poi ci sono le “arme” dai nomi accattivanti: Strapatente, delle Fate, delle Mànie, delle Arene Candide. Ma cosa sono le arme? Ancora oggi, nel dialetto delle popolazioni liguri di montagna “armezzà” significa sostare, soggiornare col gregge in una località vicino ai pascoli, sotto ripari naturali. Un verbo che ha origine dal vocabolo “arma”, cioè grotta, antro. La Liguria di ponente e particolarmente il finalese, terra carsica per eccellenza, ne conta un gran numero. Siti di inestimabile valore antropico e naturalistico.

Si inizia a camminare lungo la costa, fra i “carruggi” di Spotorno, Noli e Varigotti, tipici borghi di antiche tradizioni marinare, per poi salire, fra terrazze di ulivi, fino all’altopiano delle Mànie.
Il secondo giorno si percorre la valle del Rio Ponci, con i suoi cinque ponti romani perfettamente conservati e le antiche cave di pietra. Da Calvisio a Orco il sentiero procede fra i boschi, svelando antichi ricoveri pastorali in anfratti protetti all’esterno da rudimentali muri a secco. Quindi la meraviglia delle altissime falesie, della diffusa presenza di fossili nelle rocce e delle arcaiche incisioni rupestri del “Ciappo delle Conche”.
Dopo una tappa con zaino leggero per un panoramico giro ad anello che comprende l’Arma Strapatente, si lascia l’abitato di Orco per raggiungere Finalborgo, cuore del finalese e sede di un notevole centro museale. Il percorso, prima di crinale, poi su mulattiera, rappresenta un vero e proprio viaggio dalla preistoria al medioevo.
Si conclude tornando verso il mare, aggirando prima il promontorio della Caprazoppa e raggiungendo poi il borgo di Verezzi, un pregevole balcone sulla costa sottostante, non senza concedersi una piccola deviazione fino alla cava di pietra fossilifera detta, appunto, pietra di Verezzi. Da qui, tra orti e agrumeti, una bella mulattiera scende dolcemente a Borgio e alle sue celebri grotte “colorate” dove finisce il nostro viaggio.

Programma

Ore di cammino effettive, soste escluse

Mercoledì 29

Ritrovo ore 10.30 alla stazione FS di Spotorno-Noli

Spotorno – Le Manie. 5 ore di cammino, 12 km, 650 m in salita, 400 m in discesa

Giovedì 30

Le Manie – Orco. 5 ore di cammino, 12 km, 600 m in salita, 500 m in discesa

Venerdì 1

Orco – Orco. 5 ore di cammino, 12 km, 550 m in salita, 550 m in discesa

Sabato 2

Orco – Finalborgo. 5h30 di cammino, 11 km, 500 m in salita, 600 m in discesa

Domenica 3

Finalborgo – Borgio Verezzi. 4h30 di cammino, 10 km, 500 m in salita, 500 m in discesa. Arrivo previsto ore 16.30 circa, rientro possibile dalle 17 in poi

Altre informazioni utili

Tipo di viaggio: itinerante, tranne una giornata stanziale

Difficoltà tecniche: possono esserci alcuni passaggi esposti, alcuni tratti fuori sentiero su terreno selvatico. In caso di pioggia il percorso può diventare molto scivoloso

Notti: in agriturismo, b&b, con sistemazioni in stanze doppie / triple / quadruple.

Si richiede una buona capacità di adattamento e condivisione degli spazi.

Ritrovo: mercoledì 29 novembre ore 10.30 alla stazione FS di Spotorno-Noli
Come arrivare al luogo di ritrovo: in treno (linea Savona-Ventimiglia) si scende alla stazione di Spotorno/Noli oppure in auto direttamente a Spotorno
Rientro: domenica 3 dicembre ore 17 da Borgio Verezzi stazione FS
Come rientrare: in treno da Borgio Verezzi stazione FS

Cosa portare: scarponi da trekking collaudati e alti alla caviglia (consigliati di pelle), abbigliamento comodo per camminare, si consiglia lana merinos per calze e magliette, zaino ergonomico. Alla richiesta di perfezionamento della prenotazione, riceverete l’elenco delle cose da mettere nello zaino.

Alimentazione: chi è vegetariano/vegano o chi ha particolari necessità alimentari lo comunichi per tempo, cioè al momento dell’iscrizione.

Iscrizioni: dopo aver ricevuto conferma dalla segreteria sulla disponibilità e l’avvenuta iscrizione, inviare 210 euro (+ 20 euro se non avete la tessera per il 2023).

Pagamento: tramite c/c bancario Banca Etica, IBAN: IT68M0501812101000017245945, intestato a Compagnia dei Cammini, specificando nella causale del bonifico Nome Cognome – 742 La traversata del Finalese. Se richiesto dalla segreteria sarà necessario consegnare alla guida la ricevuta di pagamento delle quote.

I nostri gruppi hanno mediamente una composizione tra gli 8 e i 15 partecipanti. La partenza del viaggio sarà confermata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Assicurazioni e condizioni: leggi più informazioni sulle polizze assicurative e le condizioni viaggio.

Telefono cellulare: se avete la necessità di averlo con voi sappiate che condizione necessaria per partecipare al viaggio è tenerlo acceso solo alla sera dopo ogni tappa e al mattino prima di partire. Mai durante il cammino comprese le soste. Se utilizzate il cellulare per fare le foto vi chiediamo di utilizzare la modalità aereo in modo da consentirvi comunque di rimanere sconnessi. Se volete lasciare a casa il telefono, quello della guida sarà a vostra disposizione in casi di emergenza. Il Cammino è un cammino di gruppo e del qui e ora, il cellulare, l’I-pod e oggetti simili non permettono di godere a pieno dell’esperienza di cammino che proponiamo.

Consigliamo ai camminatori la lettura del libro L’arte del camminare di Luca Gianotti (Ediciclo 2011), che contiene tanti utili suggerimenti sia pratici che psicologici per affrontare preparati i nostri cammini. E consigliamo anche la lettura del libro Alzati e cammina di Luigi Nacci (Ediciclo 2014) per trovare la motivazione interiore a mettersi in cammino.